Riflessioni su salute, giovani e decrescita

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Venerdì 3 giugno abbiamo avuto il piacere di avere a Portogruaro il Presidente del Movimento per la Decrescita Felice. E’ stata una bella serata e siamo soddisfatti per la partecipazione. Anche se il tema è complesso e difficile cerchiamo di riassumere quanto discusso con Jean-Louis Aillon, condensando i tre punti su cui verteva l’incontro con queste riflessioni.

Salute. Si considera di star bene quando si sta bene non solo fisicamente ma soprattutto socialmente, psicologicamente e culturalmente. Le cause, le determinati, che ci fanno stare male sono l’ambiente, gli stili di vita, la società e le malattie fisiche. Nonostante la causa fisica incida per circa il 30% delle motivazioni dello star male, la società spende ed investe in medicine il 97%. La cura con i farmaci è una grande impresa ed esiste un vasto mercato dei farmaci. Per ogni malattia c’è un farmaco e si inventano malattie (vedi calvizia) per produrre e vendere nuovi farmaci, oppure si danno farmaci per malattie curabili diversamente (ad esempio l’eiaculazione precoce). I medici sono formati per curare la “malattia” con i farmaci anzichè curare le cause della malattia.

Giovani. I giovani non sono tutti uguali. Viviamo in una società dove la produzione e la ricchezza non fa diventare più felici, anzi. Sono  in forte aumento i suicidi, l’uso di psicofarmaci, di droghe e di antidepressivi. I giovani stanno male per mancanza di futuro oppure perchè hanno paura del futuro. Il futuro, anzichè una speranza, è diventato una paura. I giovani sono soli e nessuno li ascolta. I grandi sono occupati a lavorare per avere soldi da spendere per comprare merci. L’unico che offre modelli e soluzioni è il mercato. Consumare per essere sempre il migliore, il più bello ed il più forte e sempre felice. Quando non si è più il migliore allora si va in crisi.

Decrescita. La decrescita – cioè vivere bene in relazione con gli altri, consumando meno – è un modello di vita, una stella polare, una soluzione possibile ai problemi giovanili. La decrescita è una meta, uno scopo, non importa se essa si attua o se la meta viene raggiunta, la cosa importante è mettersi in viaggio.

I giovani devono mettersi in viaggio.